La frusta letteraria, Volume 4

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Page 884 - Awake, my St. John! leave all meaner things To low ambition, and the pride of kings. Let us (since life can little more supply Than just to look about us and to die) Expatiate free o'er all this scene of man; A mighty maze!
Page 803 - Italia permalose, Che fioracci ed ortiche ite cogliendo Nell'orto d' altri, e in casa avete rose, A voi potrei con un tagliar tremendo Cader addosso, e mostrarvi che il clima In cui nasceste è un clima reverendo ; Ma il ruvido Aristarco ha troppa stima De' be
Page 855 - Ho detto in alcuno de' miei antecedenti numeri, che fra gli scrittori moderni mi piace il conte Gasparo Gozzi. Ora che ho letto questa sua opera, da esso pubblicata pochi anni sono a foglio a foglio e periodicamente, come io faccio la Frusta, voglio dire che non solamente il conte Gasparo Gozzi mi piace come scrittore, ma voglio anche dire che io lo stimo sopra ogn' altro scrittore italiano moderno.
Page 832 - Han trovato ne' suoi versi tutte le scienze, tutte l'arti, tutte le cose celesti, tutte le cose terrene, tutte le aeree e tutte le acquatiche, senza contare le sotterranee e le centrali; ed io voglio conceder loro che tutte le scienze, e tutte...
Page 833 - Divina commedia, ma non v'è uomo che la possa più leggere senza una buona dose di risolutezza e di pazienza, tanto è diventata oscura, noiosa e seccantissima.
Page 832 - ... e tutte quante le cose o in frutto o in seme si trovino nella Divina Commedia di Dante Alighieri; e se alcuna ve ne mancasse, per disgrazia, basterà che abbiamo la flemma di leggere cinquanta commenti e molte centinaia d'altre scritture fatte per illustrare quella Divina Commedia, che ve la troveremo senza alcun fallo. Ma perché nessun fiorentino volle mai concedere che a quella Divina Commedia manca il potere di farsi leggere rapidamente e con diletto?
Page 941 - Natura; vi amo dal tempo che io vi leggo. Ho veduta la vostra anima nelle vostre opere. Ho detto: Ecco un uomo onesto e buono, che ha purificato la Scena Italiana, che inventa colla fantasia, e scrive col senno. Oh che fecondità! Mio Signore, che purità! E come lo stile mi pare naturale, faceto, ed amabile! Avete riscattato la vostra Patria dalle mani degli Arlecchini. Vorrei intitolare le vostre Commedie: L'Italia liberata da...
Page 833 - Divina commedia, che ve la troveremo senza alcun fallo. Ma perché nessun fiorentino volle mai concedere che a quella Divina commedia manca il potere di farsi leggere rapidamente e con diletto? Sarà vero che ella dilettava i contemporanei del suo autore, poiché, al dire di Franco Sacchetti ', il popolo la cantava allora per le strade, come il popolo greco cantava un tempo i poemi d'Omero; ma la natura umana bisogna dire che si sia molto stranamente cangiata, poiché al...
Page 802 - Che a dirne di cento uno il fiato manca. Questi prima e poi quelli d'altre parti Leggano i figli della nobil terra Che tu, padre Apennin, per mezzo parti ; E allora se il giudizio mio non erra, Cioè se qualche po' d' ingegno avranno, Alla ragion più non faranno guerra. Da sè medesmi si convinceranno Che per aver diletto o documenti Di gire in Francia ancor d'uopo non hanno. In casa abbiam da illuminar le menti, E da dar gusto al cor quel che abbisogna : Se in Francia è un libro buon, qui ve n
Page 801 - Venute d' ol tramonti col malanno, Che hanno legature molto belle,, E non contengon nulla , o la dottrina Te la sbucciano solo in pelle in pelle. O grama Italia, o Italia meschina, Perchè produci ancor poponi e fichi Per chi ti disonora ei assassina ? Perchè questi moderni li nutrichi , Questi moderni seri infranciosati Che somiglian sì poco a...

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