Opere inedite [ed. by G. Massari].

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Page 66 - Si fe'Sabello ed Arrio, e quegli stolti Che furon come spade alle scritture in render torti li diritti volti.
Page 44 - Imperocché l'odio politico e le invettive di costoro sono la miglior commendatizia di senno e di sufficienza che altri possa avere presso i suoi cittadini. Creare una scuola di libertà temperata, morale, religiosa, italiana, una scuola di civiltà tanto aliena dal sentire dei demagoghi quanto da quello dei despoti, mi pare il solo modo di giovare ali
Page 515 - quando, per effetto di passione, taluno diventa nelle sue « parole o ne' suoi scritti consequenziario esagerato, il suo < preteso rigore di dialettica è vana illusione. Che cosa fanno « i ragionatori increduli? Gridano contro il cristianesimo, « come tu gridi contro i gesuiti ; cioè sostengono con ardita « e speciosa dialettica che la religione cristiana è malefica, « tendente ad impicciolire le intelligenze, a smorzare i grandi « affetti, a render gli uomini paurosi, falsi, delatori, mogi,...
Page 595 - ... ho per lei, colgo quest'occasione per iscriverle anch'io, « tanto più che non le vengo davanti a mani vuote. • *• • « Conobbi il Ranieri nel 1843 in casa di Gino Capponi a « Firenze, e parlando con lui di Giacomo Leopardi mi disse « (e lo sanno tutti, e io stesso l'ho udito dire a Napoli da « mille, nel 1844) che questi...
Page 171 - Né so capire come l'Ornato col suo ingegno e col suo senno, e dopo un soggiorno decenne in Italia possa ancora far buon viso a certi grilli di razionalismo che dovettero entrargli nel capo quando respirava l'aria della Senna, impregnata dai miasmi dei libri tedeschi. Egli dunque vuol divenire il Cousin della penisola?
Page 297 - Deum electa, quae cœlum ipsum clarius faceref, sparsa congregaret imperia, ritusque molliret, et tot populorum discordes, ferasque linguas, sermonis commercio contraheret : colloquia et humanitatem homini daret: breviterque, una cunctarum gentium in toto orbe patria fieret.
Page 515 - Gesuiti o da altri. Non avrei potuto senza debolezza lasciar supporre eh' io disistimassi una Compagnia alla quale tanti uomini savi e buoni , e mio fratello stesso che amo ed onoro assai , si sono aggregati. Or vengo a te per soggiungerti con tutto il dolore dell'amicizia, che tu hai molto scandalezzato, non il volgo servile, ma le menti che pensano.
Page 44 - 40 scriveva al Mamiani: «Per ciò che spetta alla religione, voi predicate sapientemente 11 rispetto verso di essa; ma io vorrei, se fosse possibile, andar ancora più innanzi e farne una insegna nazionale. Vorrei immedesimarla col genio dell'Italia, come nazione; vorrei farne una di quelle idee madri che seggono in cima al pensiero degli uomini e signoreggiano ogni parte del vivere civile
Page 171 - Galileo, del Vico e del Muratori, cioè dei cinque nomi più grandi d'Italia, nella poesia, nelle arti, nelle scienze naturali, nella filosofia e nella erudizione, non si persuaderà mai che il cattolicismo non possa accordarsi cogli incrementi più eletti e più copiosi dell'ingegno umano.
Page 330 - Italia o fuori alcuno de' nostri che speri manco di me. Se dico di sperare nella conclusione dell'opera, la mia fiducia si riferisce a un remoto e indeterminato avvenire; perchè certo il risorgimento d'Italia e del cattolicismo appartiene agli ordini divini del mondo; e anche su questo articolo la mia persuasione è interissima.

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