zecche, che in un tempo medesimo battevano moneta in Macerata, una per conto del Governo, ed era nel palazzo Apostolico l'altra per conto del Comune, e l'officina doveva essere a fianco della fabbrica attuale di San Paolo, la quale venne distrutta e l'annesso allorchè si fondò l'attuale chiesa di San Paolo, Collegio de Padri Barnabiti. (9) Sembra che prima del riferito decreto Niccolò non potes se battere che moneta di Rame. Dal libro dei decreti di aprile di quest' anno medesimo 1451 si rileva a fol. 85. Quod Magister Nicolaus Aurifex de Ancona possit cugnare in zecca Civitatis Maceratae Monetas argenteas sive Bolonde Argento, et pondus Maceratense. Sotto il 2 Decembre del 1451 (ibid. fol. 150 ). Quod Magister Niccolaus refirmetur, ac bactend. zeccam in Civitate Maceratae per tribus annis futuris etc. (10) Cellini Benvenuto. Trattato dell'orificeria. - Milano 1811 Cap. VII. 92. pag. (11) Cicognara Leopoldo. Memorie spettanti alla storia della · Calcografia pag. 24. (12) Codice Viennese. Nel proemio. (13) Appollonio. Terminato ch' ebbe il detto lavoro venne premiato con 33 fiorini. Estratto da una lettera diretta in Roma al ch. sig. professor Luigi Poletti dal Pad. Viccioni Min. Conv. residente allora in Assisi scritta li 23 settembre 1823, nella quale assicura essersi desunte le dette notizie dall'archivio del sacro Convento. Noi rendiamo infinite grazie al Ch. Sig. Profes. Poletti di averci favorito di tale cognizione. (14) Lanzi. Stor. Pit. Tom. III. pag. 67. » della perfezione dell' arte d' intersiare ebbe il merito maggiore » la scuola Veneta. (15) Dall' Archivio Municipale di San Severino. Lib. Consigliare 1483, al 1488. 6. Giugno 1483 pag. 24. Super facto chori S. Severini quae provisio sit danda cum Priores et Canonici offerant vel concordare. Magistrum Dominicum. Lib. d'Entrata, ed Esito 1479, al 1484. 1483 3 Agosto pag. 204. Magistro Dominico corus per partc solutionis cembre 1483. pag 468. De Mag. Domenico Indovini m. corus aj. parte provisionis Corus Ecclesiae Sancti Severini permutetur a designo facto cum Priore S. Severini, et reformetur primum designum Lovit. Ostensum per Magistrum Dominicum. Fu (16) Descrizione storica della patriarcale Basilica di San Francesco d'Assisi. Compilata da un Religioso Min. Conv. ligno pel Tomassini 1824 pag. 283. Di questo singolarissimo coro fu l'artefice Maestro Domenico di Antonio da Sanseverino città della Marca d'Ancona. Se ne incaricò invitato dal Pad. Generale dell'ordine Fra Francesco Sansone Sansoni da Siena dottissimo maestro, che pensò a tutta la spesa, di cui perciò se ne vede nel detto coro il ritratto, e lo stemma gentilizio avente un Leone in piedi, oltre la piccola arma della Religione. Fea Roma stam Descriz. della basilica d'Assisi Sopra la Il ch. Professor Luigi Poletti di Modena ingegnere, ed architetto valentissimo fece incidere in quaranta tavole in rame a contorni tutti gl' intarsi del detto coro, alle quali aggiunse anthe un illustrazione, che sarebbe ben desiderabile rendesse presto di pubblico diritto. Il prelodato Sig. Giuseppe Ranaldi di Sanseverino a cui tengo debito di molte notizie somministratemi intorno quest' artista, promette da lungo tempo di pubblicare un elogio dell' Indovini. gente com' è in raccogliere le memorie di coloro, che maggiorente illustrarono la sua patria, ed indefesso nello studio delle se d'arte possiamo ben credere che l'opera sua riuscirà di giomento, e di utilità a tutti quelli, che questi studj coltivano. (17) Comparisce nel Miscellaneo D. D. dell'archivio del sac. Convento d'Assisi che Domenico dal 5 del mese di agosto del 1491 fino ai 18 di novembre del 1498 aveva percetto di sua merde 689 ducati d'oro di Camera larghi. Sembra, che nei detti lavori d' intaglio, e d' intarsio egli on avesse compagni. (15) Dall' Archivio municipale di Sanseverino. Libro dei Consigli dal 1503, al 1508 pag. 115. 6. novembre 1502. Alle V. M. S. Se supplica per parte di Niccolò di Antonio detto Indovino exponente dello anno passato per opera di Maestro Domenico già suo Fratello fo facto far per la Coilà la immagine del glorioso Martire Sancto Sebastiaet dicta immagine insieme col tabernacolo in quella facto, et la depentura de epso constano fiorini 44 intra TO..... tucto. (19) Lanzi. Stor. Pit. Tom. III. pag. 69. Tom. I. 16 242 (20) Di Costanzo Abate. Dissamina dei Scrittori intorno San Ruffino. pag. Bruschelli Min. Conv. Guida d' Assisi Roma 1821 52. (21) Notizie Mss. (22) Dall' Archivio municipale di Sanseverino. Lib. di entrata, e di esito dal 1523, al 1526— maggio, e giugno pag. 304. Magistro P. An. Scultori pro residuo quindecim flor. pro pretio portae qua itur versus consil., et tabernacul. fact. in audientia M. D. P. Reponen. Divae M. F. II. (23) Hoc chori latus Niccolaus Indovini P. Pierantonium Acciaccaferri et filium Faciendum curavit. 1513. (24) Lazzari Tullio Ascoli in prospettiva - Ascoli 1724 pag. 22. INDICE DEI CAPITOLI. INTRODUZIONE Pag. n STATO DEL PICENO. E delle Arti ivi coltivate dalla venuta n 40 SECOLO XV. Dell'architettura esercitata nella Marca. Capitolo VI. DI GENTILE DA FABRIANO pittore del Secolo XV. Capitolo VII. 19 73 » 116 » 175 » 182 DEI DISCEPOLI DI GENTILE nella Marca, e de' suoi Imitatori Capitolo VIII. DELLE ARTI, E DEGLI ARTISTI nella Marca del Secolo XV. Capitolo IX. DI CARLO CRIVELLI, e de' suoi SEGUACI nella Marca. Ca DELLA SCULTURA IN ARGENTO E dei LavoratORI DI TAR- 1 232 |