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lettura delle opere dei maestri nelle tre arti sorelle, di molto acume, e di sana critica armato, intese ad onorare la provincia, e l'Italia, poichè la gloria nazionale eragli sommamente a cuore, e sedeva in cima de' suoi pensieri. Vid' egli con giusta compiacenza venir lo straniero dal freddo polo, e dall' infocato meriggio, e l'Anglo, l' Alemanno, il Francese, l'Ibero, lasciar la sua famiglia, e la patria, per bearsi in questo suolo fecondo d' artisti, e deporre innanzi ai prodigj dell'arte, che si famoso e invidioso lo rendono, gli omaggi della più alta venerazione.

tezza,

Non risparmiò quindi studio, e fatica per soddisfare a pieno la curiosità di que' nobili viaggiatori, informandoli e delle produzioni e de' maestri, rendendo ad essi ragione d'ogni notizia o vera o ipotetica o certa o probabile con quell' ingenuità e delicache formò sempre il carattere di quell' anima candidissima. Pubblicò le Guide d' Ancona, e di Loreto, tesoro di Religione, non meno che di belle arti, e in fine un' Itinerario d'Italia, che meritamente viene reputato un Codice d'artistica consultazione. Contento di essere benemerito verso i suoi e gli estranei non volle per modestia comparirlo, amando di restare innominato: ma ora che forma parte venerabile ed arcana dell' eternità vada pur' egli contento di questa sua virtù ; io lo svelerò senza riguardo (49) Oh età nostra infelice ( mi sia lecito conchiudere colle parole d'un Istorico famigerato ) tu fumi d'ambizione, e nei più l'amor della patria non è altro che un fracasso; fracasso per far parlare di se ; questi sono gli uomini che dovresti imi

tare.

FINE.

NOTE

E DOCUMENTI.

(1) Nel luogo dove esisteva il palazzo del Conte Bonifacio Centini pronepote del Cardinale Felice Centini di Ascoli, Vescovo di Macerata e Tolentino, edificò Raimondo Bonaccorsi il di lui palazzo in Macerata con disegno di un tal Centini architetto Romano. Le statue, che decorano il cortile, si scolpirono dal Padovano Bonazza. La galleria ricca di bellissimi marmi venne dipinta da Antonio Dardani, e Carlo Rambaldi ambedue Bolognesi, e l'abbellirono di grandi tavole a posta commesse il Solimene, Corrado Giaquinto, il Cav. Giuseppe Crespi, Marcantonio Franceschini, e Gian Gioseffo del Sole.

Vedi Zanotti Storia dell' Accademia Clementina Tom. I.

pag. 213, e Tom. II, 256 438.

Crespi aggiunta alla Felsina.

(2) Lanzi Stor. Pit. Tom. II. pag,

pag. 55.

249.

pag

54.

Siepi. Descrizione Topologica op. cit. Tom. I.
Descrizione della chiesa di San Lorenzo di Perugia

Gambini guid. di Perug. op. cit. pag. 18.
Descrizione della chiesa di San Francesco di Perugia 1787

alla pag. 16.

Orsini Baldassare. Memorie de' Pittori Perugini secolo XVIII. Perugia 1806 pag. 68 e seg.

Mariotti. (Lettere pitt. Perug. op. cit.) rapporto agli ornati dell' orologio pubblico scrive a pag. 231.

"

» Il Giannicola discepolo di Pietro Perugino dipinse » ornati del pubblico orologio (Ann. Perug. 1511 fol. 121 fol. 143 fol. 150), i quali essendo assai danneggiati furono po » rifatti circa il 1550 da Adone di Assisi ( Morelli pag. 127 Crispoldi pag. 29 Pascoli 190), quindi nel 1594 da » Pietro di Martino da Anversa (Annal. di Perug. sub die Decembris fol. 122), e poi da Anton Maria Fabrizj Peru gino, e ai tempi nostri dall' egregio Sig. Francesco Appiani

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» Anconitano.

La seguente epigrafe venne collocata sul di lui sepolcro posto nella Chiesa di S. Angelo di Porta Bornio.

FRANCISCUS APPIANUS | DOMO ANCONA | INCOLA PERUSINUS QUI A PRIMA ÆTATE PINGENDI ARTEM SUB FRANCISCO TREVISANO, ET FRANCISCO MANCINO

EDOCTUS TANTOS IN EA PROGRESSUS FECIT | UT IN-
TER EXIMIOS SUI TEMPORIS PICTORES | BREVI ADNU-
MERARI MERUERIT | CUJUS PROECLARA OPERA | UDO
ILLITIS COLORIBUS | AUT LINTEO PICTA SUSPICIANT |
ROMA PICENUM UMBRIA PERUSIA Į QUÆ CONSTANTI MA-
NU AD SUPREMOS USQUE VITÆ DIES | ARTEM AFFA-
BRE ADMIRANDA EST | VIR FRUGI HONESTUS COMES
RELIGIOSUS INTEGER | VIXIT ANNOS LXXXVIII. P. M. D.
V. | DECESSIT PLACIDISSIMO VITÆ EXITU | VI. NON.
MARTII MDCCXCH. | HOSPITI HONORIFICENTISSIMO AMI-,
CO OPTIMO PROECEPTORI | BENEMERENTI | PERUSINI
ALIQUOT. CIVES | XX. AB OB DIEBUS | IN ECCLESIA PA-
ROCH. S. ANGELI P. E. IN QUA CONDITUS EST | PIETA-
TIS CAUSA JUSTA PERSOLVUNT | SENEX MERITISSIME
VALE IN PACE. |

L'anno 1786 dipinse l' Appiani il quadro col San Lorenzo per la Chiesa dell'Eremita al Massaccio. In Città di Castello sono opere dell' Appiani le dipinture della Chiesa delle Monache rimurate, e parecchie sue opere erano nella magnifica Chiesa degli Angeli presso Perugia,

(5) Antaldi dei pittori Pesaresi Mss. citato.

Orsini. Guida di Perugia pag. 84.

Rosalba Loreti andò maritata in Casa Miliani, e fu Madre di Michelangelo pittore, e disegnatore anch'esso, e di Pietro, che ha condotta la fabbricazione della carta al più alto grado di perfezione.

(4) Indice delle orazioni lette nell' Accademia Clementina gli anni 1736, e 1737, stampato in Bologna. Ricordato anche nel Diario Bolognese del 1793 in fine.

Niccola di Tommaso Bertuzzi Anconitano ebbe il premio di pittura nell'Accademia Clementina di Bologna l'anno 1737. (5) Diario Bolognese Ecclesiastico, e Civile per l'Anno 1794. Per Lelio della Volpe Continuazione della Storia dell'origine, e progressi dell' Accademia Clementina. Nel 1752 fu aggregato Accademico Clementino Niccola Bertuzzi.

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Diario suddetto del 1795 pag. 7.

Alli 4 ottobre 1765. L'Accademia ebbe dalla sorte scelto Presidente Mariano Collina, il quale affidò l'ufficio di Vice-Presidente a Niccola Bertuzzi alla

pag.

31.

» Alli 4 ottobre del 1774. L' Accademia destinò Principe, mediante scrutinio Tommaso Niccola Bertuzzi, ed il Marchese Senatore Gregorio Casali Vice-Principe alla pag. 34. Terminata la regenza del Bertuzzi l'Accademia accordò il grado di Principe ad Antonio Beccadelli, nominando il Bertuzzi Vice Principe.

(6) Gli ornati sono di Pietro Scandellari Bolognese.

Questo Palazzo passò dagli Odorici ai Marchesi Bevilacqua,

quindi al Conte Prospero Ranuzzi, ed ora si gode dal di lui Erede Sig. Conte Ottavio Cav. Malvezzi.

Di parecchi quadri fornì il Bertuzzi la famiglia Odorici, e frà questi vedevasi in una tela per l'impiedi la Risurrezione di Nostro Signore.

traverso.

La morte di Dario.

Il Sagrifizio della figlia di Jefte, quadro grande per

Il Sacrifizio d' Abramo.

Lot colle sue figlie.

(8) Vedi le Guide di Bologna pubblicate negli anni 1755 1766 1776 1782 1792 1826.

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(9) Reynolds. Notes on the art. of. paintingh. Num. 42. Avendo Rubens desiderato di tenere presso di sè un pit tore principiante che l'ajutasse, un di lui amico per ridurlo più facilmente a prender un suo raccomandato gli disse, che già era tant' innanzi nell' arte che avrebbe potuto subito essergli di ajuto a dipingere i campi de' quadri suoi; ridendo Rubens rispose il giovane, che tu vuoi darmi a tenere, è già tant' innan» zi che possa condurre un fondo, egli non ha d' поро di chi l'ammaestri, che il far bene de' campi richiede la più profonda cognizione della pittura

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(10) Martello Pier-Jacopo Bolognese. Sermone III. della poetica.

(11) Notizie Mss. date dal Sig. Abbate Evangelista Gasperini di Medicina al Sig. Marcello Oretti.

(12) Guida d'Ancona pag. 5.

In casa dei Marchesi Nembrini vedesi una buona tavola

del Bertuzzi.

qua

In S. Francesco alto è opera infelice del Bertuzzi il dro col Beato Gabrielle Ferretti, che ora innanzi alla Vergine. Nella Chiesa del Gesù sono del Bertuzzi i cinque misteri dolorosi dipinti a olio. I bozzi meglio conservati degli originali, e con figure di circa un palmo, possono vedersi in casa del Nob. Uomo March. Baurbon del Monte.

(13) Abbondazieri op. cit. pag. 157,

(14) Il Jacomini lasciò scritto in questo quadro il suo nome. Buglioni op. cit. pag. 63.

(15) Colucci Antich. Pic. Tom. XXX. pag. 17.

(16) Colucci idem.

Un suo cattivo quadro coll'effigie della Titolare esiste nella Chiesa di Sant' Elisabetta posta sulla cima della rocca di Penna S. Giovanni.

(17) Colucci idem.

(18) Colucci Antich. Pic. Tom. XIV. pag. 31.
Orsini Guid. d'Ascoli pag. 205.

Cantalamessa op. cit. pag. 264.

Il Parisani fu discepolo dei due Ascolani Carlo Palucci,

e Lazzaro Giosafatti. Fu egli Sacerdote.

La sua troppa applicazione lo condusse a terminare ben presto di vivere, sapendosi morto di 39 anni il 4 di settembre del 1754.

(19) Abbondanzieri op. cit. pag. 157.

(20) In casa Ferretti di Ancona esiste un bel quadro di paese col di lui nome.

Spogli dei Mss. Bartoli cit.

(21) In questa famiglia Osimana visse nel XVII. secolo Leopardo Antonozzi, che pubblicò in Roma nel 1638 il libro De' caratteri di Leopardo Antonozzi Osimano.

Il March. Maffei nel Tom. II. delle sue osservazioni letterarie, ove parlasi della Biblioteca dell' eloquenza Italiana di Monsignor Fontanini, dà luogo anche a questa produzione, considerandola degna a far parte dei supplementi che meriterebbe la detta Biblioteca.

Zani ( Tom. II. Part. I. pag. 18) lo dice celebre calligrafo disegnatore, che con un solo, o più tratti di penna formava ogni sorta di figure, perlocchè venne chiamato poi da Mons. Jansen scrittore pittorico.

Deve correggersi un' errore scorso nell'opera dell' Abb. Santini dei Matematici Piceni, ove si legge Antonazzi.

Vedi il trionfo delle belle arti in Firenze nel 1767 Firenze 1789 pag. 4.

cit. op.

(22) Colucci Antich Pic. Tom. XXI. pag. 30.

Fu di questa famiglia anche il dottissimo Monaco Silvestrino Giuseppe, che nel 1673 scrisse parecchi libri relativi alla dottrina di Sant' Anselmo, che si conservarono inediti nella Biblioteca di Santo Stefano del Cacco in Roma,

e

(23) Prima che Francesco Maria entrasse a reggere Urbino il Genga, come dice il Vasari, aveva gran principio d' Architettura; sicchè potè far al vecchio Guidubaldo bellissime scene, apparati da commedie, che furono poi descritte dal Castiglioni nelle sue lettere. Divenne quiudi Architetto eccellente, e perfetto, viste e disegnate ch' ebbe le anticaglie di Roma. Ved. Vasari. Tom. VIII. pag. 226.

(24) Descrizione della coronazione di Santa Maria dei Lumi di Sanseverino. Camerino pel Gabrielli 1747.

(25) Calvi Alessandro. Vita di Mauro Tesi. - Bologna 1787. fol. La vita di Jacopo Alessandro Calvi detto il Sordino venne scritta elegantemente dal Professore Giovanni Battista Grilli Rossi, e pubblicata in Bologna l'anno 1823.

(26) Frammenti d' ornati per li giovani principianti nel disegno. Bologna 1783.

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