In noi dafta ftupor, Newton l'illuftre, Inutili dottrine, e volgi in mente II. Due potenze full' Uomo hanno l'impero : Questo mobile refti allontanato; L 3 Ec. Ecco che in uno fterile ripofo Che da fe prefto fi diftrugge, e muore. Lun (a) Sarebbe affurdo il fupporre, che il noftro Autore con l'efpreffioni contenute nel verfo antecedente, e in quelli che fieguono, aveffe avuto in animo di mordere gli Profeffori delle Scuole, quelli in particolare, che trat Lungi dal rintracciarlo, il vero afconda; Tut trattano gli Argomenti Teologici e che comunemente Scolaftici fogliono appellarfi. Egli altro non ha quì intefo di cenfurare, che l' inutile ed ofcuro metodo che adoperano alcuni tra loro, prefumendo poterfi adequatamente fpiegare i più aftrufi, e fublimi misteri, e le morali Dottrine, col mezzo dei Sillogifmi del Peripato, cagionando in tal guifa, che i leggitori fi trovi no involti in foltiffime tenebre, ad onta delle fottigliez ze inconcludentiffime dei Macftri. Per altro l'invettiva del noftro Autore fembra quali che inopportuna nel fecolo prefente. Il Grimaldi, che con ragione fi fcagliò fu quefto articolo contro l' Aletino, vedrebbe con piacere qual felice rivoluzione anco nelle Cattedre delle Comunità Religiofe fia feguita per quefta parte. Il Cartefio vedrebbe ampiamente rimunerate le fue fatiche, e Bacone in aumento i fuoi progetti. Mentrechè però noi poffiamo al prefente efultare con fondamento in ritrovandoci in mezzo di tanta luce, rimane da offervare, che non dee indistintamente condannarfi la Metafifica ( giacchè di quefta fi ragiona nella Poefia) degli Scolaftici. Convien valutarla fino ad un certo fegno, e fervirfene con certi limiti, fchiarendo opportunamente, e con maggior precifione le ragio ni medefime, delle quali effi fi fervono. Il Tommafio, il Wolfio, l'Eineccio tengono quefta ftrada, nè ceffano dall' adoperare gli argomenti fteffi, che fi leggono in S. Tommafo, e nel Gaetano, ed altri, e di farli forti con la loro autorità; ma lo fanno con miglior gusto, forza, ordine, e lume, che quelli non fecero, Quali nozioni gli acutiffimi vecchi Spagnuoli non fomminiftrarono eglino al Grozio? Quali plagi fatti fu gli Autori di quella Nazione non fi fcuoprono in Locke? E' giufto, che fi condannino i pregiudizi derivati dagli Arabi, ma non conviene, che degeneri il noftro buon fenfo in difprezzo, ed ingratitudine di alcuni dei nostri maggiori, ai quali molto dobbiamo. Tutto cercando analizzar con arte, Il piacer virtuofo, ed innocente. (6) Che le Paffioni fiano modificazioni diverse ( per dir così ) dell' Amor proprio, è fuperfluo di provarlo Degl' intereffi altrui riftrette fono Le o di controverterlo. Che l'Amor proprio tenda alla ricerca di ciò, che piace, ed alla fuga di ciò, che duole, basta effer Uomo per reftarne convinto. Togliere queft' Amore proprio dall' Uomo, pretendere, che fia efente dalle paffioni, è l' ifteffo, che volerlo impaffibile, ed infenfibile nè altro è in foftanza, che un foftituire ipoteticamente alla di lui natura un ente fit tizio. Pope coi Filofofi illuminati tiene una ftrada migliore: infegna a far buon ufo delle paffioni, non fi oftina a fnidarle Egli pone, che allora è lecito foddisfarle, quando giovano a fe, e non pregiudicano ad altri. Sarebbe malignità il credere, che egli intendeffe di autorizzare con quefti detti anco le foddisfazioni criminali. Anzi che a ben riflettere, i fuoi principi efcludono radicalmente una tale fuppofizione. Non può mai dirfi . che giovi a fe chi fi lafcia ftrafcinare a dare sfogo alle - paffioni colpevoli. La pena o morale, o fifica fiegue di preffo allo sfogo, comprendendofi in primo luogo fotto la categoria delle pene morali il rimorfo della fin derefi. La limitazione, che Pope aggiunge nel contentare le proprie paffioni in forma, che non rechino pregiudizio al terzo, è anch' effa di un' eftrema importanza. Quali vantaggi non ritrarrebbe mai la focietà, quando che gli Uomini fi conteneflero ful piede delle regole pofte dal noftro Autore? ma In fine egli fi avanza a dipingere con brevità con forza, il carattere dei veri Eroi. Non fono i conquiftatori, i prepotenti, quelli, che all' ufo del maggior numero dei Poeti egli prende a efaltare. A Pope Filofofo, anco quando preme le vie di Parnaso, non fi prefentano in veduta di Eroi, che i Benefattori non intereffati, e magnanimi. Egli tanto più li conosce grandi, e lodevoli , quanto che li trova volti a procu. rare del bene agli altri con fcapito proprio. Un penfare così fublime, e che è tanto conforme alle maffime del Criftianefimo fa indubitatamente molto onore al noftro Poeta. Voleffe il Cielo, che queste Teoriche gli acquiftaffero molti feguaci. |